Sugli anni ’60/’70, molto si è scritto, ma è difficile il ’’comprendere’’ a chi non li ha vissuti. Fermenti importanti di una cultura pop emergente, socialmente rivoluzionaria.

Concetti forti, espressioni forti, sentimenti forti. L’impronta nel mondo dell’arte è evidente, sia in campo musicale che in quello visivo.
Nelle opere ’’surrealiste’’ di Giacomo Sonaglia di quel periodo, tutto ciò è evidente e tangibile.

I suoi dipinti parlano chiaro. Emerge il presentimento di un’espressività tradita, simbologie irrompenti e allo stesso tempo romantiche, tecnicamente e cromaticamente trattate con estrema precisione, ad esprimere stati d’animo contrastanti, ma con una gioiosità che tanto mi ricorda ’’Yellow Submarine’’, film d’animazione dell’epoca. Un Sonaglia più intimo di quanto si possa evincere da una rapida visione. 
Le filosofie, le epoche, le usanze cambiano, le sensazioni nelle opere rimangono.

Andrea Girelli